La Storia della Pigotta UNICEF
La Pigotta è diventata bambola ufficiale dell’UNICEF Italia nel 1999.
Ma la prima Pigotta è stata realizzata da Jo Garceau del Comitato Provinciale UNICEF di Milano già nell’88.
Jo Garceau era nata negli Stati Uniti, da padre francese e madre pellerossa della tribù dei Cherokee. Agli inizi degli anni 80 Jo ideò un progetto bellissimo di raccolta fondi e di solidarietà attraverso la creazione e l’adozione di una bambola di pezza: la Pigotta.
Un grande grazie a Jo Garceau e un riconoscimento infinito per ciò che ha lasciato.
LA PIGOTTA, UNA FIGLIA SPECIALE
“Quando ho realizzato la prima Pigotta non mi aspettavo che avrebbe fatto tanta strada. Invece, anno dopo anno, il suo spirito solidale ha conquistato il cuore di un numero sempre maggiore di persone.
L’idea è nata pensando alla mia infanzia, quando mia nonna confezionava, in occasione del Natale, per me e le mie sorelle, le “Rag Dolls”, delle bambole di pezza. Un retaggio della nostra origine americana a cui ho aggiunto il valore della solidarietà. Così è nata la Pigotta che in milanese vuol dire “bambola di pezza”, appunto.
Solidarietà da parte di chi realizza le Pigotte, che siano scuole, centri per anziani, circoli ricreativi, solidarietà da parte di chi l’adotta.
È grazie a tutti loro che la “mia bambola di pezza” è diventata la Pigotta dell’UNICEF che tutti amano e che ha salvato e continuerà a salvare la vita di milioni di bambini nel mondo.
Sono molto orgogliosa di lei, quasi fosse una mia figlia”.
Jo Garceau
Comitato Provinciale UNICEF di Milano
OGNI GIORNO NASCONO NUOVE PIGOTTE.
ADOTTANE UNA PER SALVARE UNA VITA.