A Forlì-Cesena, tra i bambini colpiti dall’alluvione
Sono giornate difficili per le popolazioni dell’Emilia Romagna che nei giorni scorsi sono state colpiti dalle terribili alluvioni.
Il Comitato provinciale UNICEF di Forlì Cesena, appena colpito dall’alluvione, ha cercato di rilevare i bisogni primari della popolazione e in particolar modo della situazione dei bambini sfollati, intercettando da più parti la necessità di cancelleria e giochi per supportare i gruppi di educatori, psicoterapeuti, psicologici, insegnanti, logopedisti che gratuitamente si sono offerti per dare un supporto alle famiglie con bambini, colpiti duramente dall’alluvione, in particolar modo, nei quartieri Cava e Romiti.
Da qui, la collaborazione del Comitato con questi gruppi e in particolar modo con ComunicLab, un team educativo formato da Francesca Capitelli, Giorgia Garavini e Laura Bergamini che in meno di 48 ore si è reso disponibile ad accogliere i bambini/e, ragazzi/e in attività ludiche realizzate inizialmente presso i locali della Parafarmacia Stadium, concessi alle ragazze a titolo gratuito, dalla titolare Monia Bartolini e che accoglie ancora oggi decine e decine di bambini dalla mattina di giovedì 18 maggio.
Da questa prima esperienza, i centri ludico-creativi si sono moltiplicati grazie ai tanti volontari che si sono resi disponibili e grazie agli ulteriori spazi messi a disposizione quali le sedi del Palazzetto dei Romiti e del centro storico Forlì, che stanno accogliendo altri bambini e ragazzi, grazie alla collaborazione dei comitati di quartiere Romiti e Cava e dell’Associazione Compagnia Quelli della Via.
Grazie al progetto “Studio anch’io” della scuola secondaria di I grado “M. Marinelli” dell’Ist. Comprensivo “E. Rosetti” di Forlimpopoli, il Comitato UNICEF di Forlì-Cesena è riuscito a supportare i vari centri allestiti con la cancelleria da utilizzare durante i laboratori e a donare a ogni bambino vittima dell’alluvione che partecipa a tali laboratori, un gioco in legno, un gadget o una Pigotta.
In questo modo, grazie alla sinergia tra tutti coloro i quali hanno voluto dare una risposta immediata all’emergenza, la città è riuscita ad avere più punti di accoglienza per i bambini e i ragazzi, dando un aiuto concreto anche alle loro famiglie, impegnate nel post alluvione.